Simone, laureato Polimi ipovedente, racconta il suo inizio nel mondo del lavoro

04 Novembre 2021

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Abbiamo incontrato Simone Sanvito, Alumnus del Politecnico di Milano in Ingegneria Chimica con ipovisione, in occasione del convegno CNUDD “Un ponte tra Università e Mondo del Lavoro per l’Inclusione e la Vita Indipendente” e ci ha raccontato la sua storia.

“Quando ero alle superiori mi sono reso conto che studiare chimica, soprattutto nelle attività di laboratorio, sarebbe stato un po’ complicato per me e quindi, ho scelto Ingegneria Chimica perché mi permetteva di far conciliare le mie caratteristiche con i miei interessi. Da lì sono entrato al Polimi e l’ateneo mi ha supportato fin dal test d’ingresso e per tutto il percorso universitario. L’aiuto che mi è stato dato è di avere il 30% di tempo in più durante gli esami e in uno di questi, per via di caratteristiche per me complicate, la possibilità di sostenerlo in modalità orale invece che scritta. Il team Multichance del Politecnico, ufficio dedicato alle persone con disabilità, è stato l’intermediario di supporto per trovare soluzioni alternative con i miei Docenti”. A marzo 2020, in pieno lockdown, Simone si è laureato. In quel momento, l’ateneo lo ha aiutato a scrivere il curriculum vitae, la cover letter e a trovare aziende compatibili con le sue aspettative, competenze e caratteristiche personali. “BASF era l’azienda in cui sognavo da sempre di andare, azienda storica nel settore chimico e il Politecnico mi ha messo in contatto con loro. Poi ho fatto altri colloqui che avevo trovato in indipendenza, ma alla fine quella che mi convinceva di più era la posizione offertami da BASF. Ora sono qui da settembre dell’anno scorso.”

Oggi Simone lavora tutti i giorni al pc e non utilizza particolari strumenti di supporto, ma sfrutta direttamente le funzioni di screen-reader già integrate all’interno dei software più comuni, come ad esempio Word e Outlook.

“Lavoro in un team di dieci persone e a stretto contatto con quattro di queste. Mi occupo di sicurezza da due punti di vista. Il primo è relativo alla sicurezza occupazionale, che sarebbe tutta la parte legata alla sicurezza dei lavoratori e dei luoghi di lavoro. Il secondo ambito è quello della process safety, che sarebbe l’ambito più prettamente ingegneristico, legato agli impianti di produzione: Partendo dagli schemi di impianto si analizzano tutti gli scenari che possono verificarsi in caso di malfunzionamento, identificando le cause  e le relative conseguenze, cercando poi le misure correttive. “