“Consigliate di fare trasparire la propria diversità durante il processo di selezione? Se sì, in quale step? E andrebbe inserito nel cv?
Quali sono le policies aziendali legate all’identità di genere nell’inserimento lavorativo?”
Le aziende rispondono alle domande degli studenti LGBTQI+
AXA, Bain&Company, Nestlè, Oracle e un ospite speciale: Igor Suran, Direttore Esecutivo di Parks – Liberi e Uguali hanno partecipato all’evento del Career Service “LGBT+ for inclusion: employers’ policies” per raccontare l’approccio e la prospettiva aziendale in termini di inclusione sociale. Tanti studenti del Politecnico di Milano, in procinto di fare la propria scelta lavorativa, hanno partecipato online per trovare le risposte a tante domande a cui spesso non si pensa.
Ad inizio evento, abbiamo lanciato un sondaggio agli studenti partecipanti. Da questo è emerso che l’86% degli studenti rispondenti pensa che sia importante esprimersi al meglio sul posto di lavoro e nella vita universitaria e quindi, essere a proprio agio nel condividere serenamente anche la propria identità di genere. La riflessione che è emersa dai referenti aziendali è che un’ambiente che non accetta la diversità non permetterebbe a nessuno di essere se stesso in modo autentico.
Per questo, in sede di colloquio, è importante fare domande sulla policy di inclusione delle aziende, e studiare l’azienda anche su questo punto di vista durante la ricerca di lavoro.
Le risorse umane aziendali sono i primi che incontrano un candidato nell’iter di selezione. Il 69% dei partecipanti rispondenti ritiene che sia importante che un’azienda espliciti la sua policy aziendale sull’inclusione LGBT+ già in fase di colloquio. Tuttavia questo approccio è ancora poco diffuso: il 21% dei rispondenti al sondaggio ha detto di non sapere come si comporterebbe in tale situazione, mentre il 10% non si sente a proprio agio nel fare queste domande in sede di colloquio.
Durante l’incontro le aziende hanno presentato le loro azioni concrete, oltre alle policies, con l’obiettivo di comunicare efficacemente le azioni rivolte ai temi di inclusione e diversity, sia ai propri dipendenti, sia ai talenti da assumere. Molte aziende oggi prevedono corsi di formazione su gli inconsciuous bias, su come imparare a gestire ed evitare gli stereotipi e anche sull’utilizzo di un linguaggio più inclusivo. Oltre alla partecipazione attiva al Milano Pride e all’adesione all’associazione Parks – Liberi e Uguali, organizzano eventi di sensibilizzazione solo per la propria azienda.
LGBT+ for inclusion: employers’ policies è una delle tante iniziative del Politecnico di Milano organizzate all’interno della Polimi Pride Week a supporto della diversità che mette a confronto studenti e aziende per un dialogo aperto e sincero sulle politiche di inclusione.